domenica 28 ottobre 2007

Cantare

Cantare è amare e affermare, involarsi e planare, atterrare in fondo al cuore di coloro che ascoltano, dire loro che la vita è vivere, che l'amore è là, che niente ci è promesso, ma che il bello esiste e che bisogna scovarlo.

Che la morte è un lusso, di cui è meglio fare un romanzo o una ballata, piuttosto che parlarne di fronte alla vita.

Cantare è celebrare Dio e i giunchi, e celebrare Dio è ringraziarlo, con ogni nota del mio piccolo registro, con ogni sfumatura della mia voce, con tutti gli sguardi del mio uditorio, dirgli grazie.

Grazie Dio di avermi permesso di nascere, di avermi dato occhi che vedono i giunchi piegarsi al vento, che vedono tutti i miei fratelli e le mie sorelle, grazie per le orecchie che ascoltano e le mani che lisciano i capelli bagnati, della mia voce per ridere e cantare... cantare per voi e per i giunchi... che sono voi.

Joan Baez, "Saresti imbarazzata se ti dicessi che t'amo?"

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